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sabato 16 giugno 2012

Australia crea riserva marina piu' grande del mondo


Australia crea riserva marina piu' grande del mondo

Proteggera' barriere coralline da petrolio e pesca commerciale 

 

(ANSA) - SIDNEY, 14 GIU - L'Australia creera' la piu' grande rete di parchi marini al mondo, che circondera' l'intero continente coprendo 3,1 milioni di kmq, un terzo delle sue acque territoriali, per proteggere le barriere coralline e la fauna e flora marine, limitando l'esplorazione di petrolio e gas e la pesca commerciale nelle aree piu' vulnerabili. Lo ha annunciato oggi il ministro dell'Ambiente Tony Burke in una cerimonia nell'Acquario di Sydney, in cui ha presentato le mappe delle riserve marine: una rete di cinque zone principali al largo di ogni stato e territorio della federazione.
Verra' limitata l'esplorazione di petrolio e gas al largo dell'Australia occidentale e sara' rafforzata la protezione delle barriere coralline nel Mar dei Coralli, mentre l'industria della pesca avra' diritto a centinaia di milioni di dollari di risarcimenti. Il piano estende all'ambiente marino il successo dei parchi nazionali dell'Australia, ha detto Burke. ''E' ora che il mondo volti pagina nella protezione dei nostri oceani, e oggi e' l'Australia a guidare in quel prossimo passo''. L'annuncio precede di una settimana la riunione di oltre 130 capi di stato e di governo a Rio de Janeiro per la conferenza Onu sullo sviluppo sostenibile, come parte degli sforzi globali per combattere il cambiamento climatico, ha osservato il ministro. Il piano non soddisfa pienamente i gruppi ambientalisti, che chiedevano il divieto totale della pesca commerciale nel Mar dei Coralli, e lamentano che l'esplorazione di petrolio e gas sara' ancora consentita vicino ad alcune aree protette. ''Alcune delle aree bisognose di protezione restano aperte agli interessi petroliferi e commerciali, ma nell'insieme crediamo sia un importante successo in termini di protezione degli oceani'', ha detto il portavoce dell'Australian Conservation Foundation, Chris Smith. ''E' un piano complesso: vi sono molte parti interessate: l'industria petrolifera, i pescatori dilettanti e commerciali, i gruppi ambientalisti e cosi' via'', ha ammesso. (ANSA).

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