Link del sito OPEN SOURCE ECOLOGY
Open Source Ecology Italia
A cura di Jacopo Amistani, Martina Amadeo, Gianmarco
Zaccaria.
Che cos è Open Source Ecology Italia?
Era nostra intenzione ormai da tempo in quanto attivisti di OSE
Italia pubblicare un documento che spiegasse per filo e per segno cosa è
esattamente il nostro Movimento.
Con questo scritto è nostra intenzione spiegare in maniera
sostanziale quali sono i contenuti principali, le principali differenze
ed adattamenti di OSE Italia rispetto al progetto americano, come
intendiamo raggiungere i nostri obbiettivi e tramite quali strumenti ma
soprattutto quali sono i nostri goal da oggi ad un anno.
Vi Proponiamo subito sotto la lettura del Paradigma Open Source
Ecology e le sue principali linee di pensiero. Di seguito struttureremo
in maniera più accurata Il progetto OSE Italia.
Il Paradigma dell’Open Source Ecology
Marcin Jakubowski, Ph.D., 12.24.2011
part of the OSE Christmas Gift to the World of 2011
Il Paradigma del Open Source Ecology è un idea che concepisce la Open
Source Economy come via per la prosperità dell’uomo in armonia con il
sistema natura in maniera sostenibile.
Open Source Ecology (OSE) è un movimento nato per creare la la Open
Source Economy. Il movimento consiste in centinaia di imprenditori,
produttori, ingegneri, fabbricanti e attivisti sparsi per il globo che
credono nel potere dell’ Open (Open Source) e che ne condividono la sua
etica. La parola “Ecologia” nel nome si riferisce all’ interazione tra
natura e l’ecosistema umano- inteso come ambientale, sociale e
tecnologico- fino a che questo interagirà con l’ambiente mantenendo
principi di tipo Open. Fino dalla prima formulazione di OSE e
dei suoi principi nel 2003, i concetti si sono evoluti e concretizzati
in una piattaforma per la creazione di una impresa distributiva come
fondamento solido di una economia sana, una terza via tra capitalismo e
socialismo.
Il Paradigma dell’ economia distributiva si basa sul concetto dell’
libero accesso ad un sistema di produzione efficiente come mezzo per
trascendere la scarsità artificiale dei materiali. Quindi il principio
si basa sull’utilizzo di tecniche ed attrezzature open source per la
produzione di una civiltà avanzata incentivando però l’uso responsabile
della tecnologia.
In questo momento il principale progetto in corso di OSE è il Global
Village Construction Set (GVCS) ( Kit di costruzione del villaggio
globale). Esso consiste in un Kit di 50 macchine industriali che
consentano la creazione di una civilizzazione su piccola scala senza la
rinuncia dei confort della modernità.
OSE: La nostra Missione
La missione di Open Source Ecology è di creare una open source
economy, un economia che ottimizza sia la produzione che la
distribuzione, tramite il sostegno ed i mantenimento di una
rigenerazione ambientale e di una giustizia sociale.
Il nucleo fondamentale dell’ OSE è il libero accesso alle
informazioni economiche di alto valore e significato. Design dei
prodotti, tecniche, ed il materiale per un rapido apprendimento che
permetta un veloce raggiungimento di questi obbiettivi.
Lo sviluppo di tipo collaborativo ventiquattrore su ventiquattro
sette giorni su sette tutt’intorno al mondo ci consente di raggiungere
il miglior design pratico, liberamente fruibile attraverso la rete.
Quando l’economia è guidata secondo questi principi si verifica un
effetto benefico diretto sulla prosperità della comunità in cui si vive.
Come risultato diretto dell’ abbassamento delle “barriere” economiche
dei brevetti ogni comunità può incrementare il numero di prodotti e
servizi che è in grado di fornire.
La collaborazione globale e la produzione non che il processo di
design di tipo open consentono di reperire il meglio, e che questo
meglio sia di comune disponibilità. Questo Paradigma è in netta
contrapposizione con quello vigente oggi, dove poche Corporation e
multinazionali “producono il meglio” o hanno il controllo di tipo
monopolistico, e dove per definizione il resto è mediocre. Lo sviluppo
di una open economy ha in se il potenziale per aumentare la qualità dei
servizi e prodotti sul mercato, in opposizione al concetto di mediocrità
attraverso il protezionismo ed il monopolio.
Tutte le ricchezze provengono dalla natura – rocce, piante, luce
solare e acqua- Queste si trovano ubiquitariamente. Nonostante ciò però
la presenza di risorse strategiche produce risultati di conflitto per la
loro appropriazione. “Hey, quello è il mio petrolio sotto la tua
terra!”. La tecnologia open source può rispondere in maniera efficace a
questo problema attraverso il principio della sostituibilità. Ci sono
molti mezzi e vie per produrre risorse economicamente significanti e la
resistenza ed elasticità delle comunità dipende dalle differenti opzioni
che si hanno. Come nel caso in cui il libero accesso alla tecnologia
diventi una cosa comune, ogni comunità potrà aumentare il suo livello di
produttività e di adeguare il suo livello tecnico al punto tale che
essa potrà sostituire ogni materiale precedentemente ritenuto strategico
con una materiale di tipo sostitutivo reperibile in loco, senza andare
ad incidere sullo standard della qualità della vita e contribuendo al
mantenimento della pace sociale.
La trasparenza nella connessione tra tecnologia e natura significa
che la gente inizierebbe a rispettare la natura. Questo succede se le
persone capiscono che il loro benessere deriva direttamente dalla natura
e dal rapporto di equilibrio che hanno con essa. Questa trasparenza è
facilitata quando le attività economiche e di produzione avvengono il
più possibile vicino alle persone e alle comunità, e non in luoghi
distanti e fuori vista o che appartengono all’ immaginario geografico.
E’ cosi che si crea una coscienza ambientale, quando si tenda a non
distruggere l’ambiente in cui si vive. Oltre a ciò esiste anche una
connessione diretta tra trasparenza della produzione e la rigenerazione
della natura, e come le persone cominciano a fare scelte di produzione
sana e sostenibile, comprendono il legame con la terra. Questo significa
che le industrie non necessitano più di essere create e concentrate i
una forma di landa tossica ma organizzate invece sotto forma di un
eco-industria, su scala umana. Servizi in funzione dei bisogni dell’
uomo e non industrie centralizzate in competizione per il dominio del
mercato.
Quindi la tecnologia e l’alfabetizzazione tecnologica sono un
percorso per la riconnessine con la natura e non per distruggerla. La
cosa appena detta però dipende dalla concentrazione e dall’ intensità
del Know-how (Il saper fare) e della conoscenza tecnologica in ogni
comunità, che viene direttamente dal concetto di Paradigma dell’Open:
Informazione libera, comunicazione libera, “Open Everithing”. L’unico
limite della densità ottimale di conoscenza produttiva è quando una
comunità ha raggiunto il pieno sviluppo e la capacità di produrre in
forma completamente autonoma tutto quello di cui ha bisogno per
esistere, crescere e prosperare. Questo non significa che il commercio
non debba esistere, anzi, ma che esso dovrebbe basarsi su cose che sono
veramente necessarie alla comunità e alla sua stabilità e non più sul
consumo dissennato. Di fatti come già visto quando una comunità è posta
in una situazione di scarsità la razionalità se ne va fuori dalla
finestra e le persone iniziano ad ammazzarsi fra di loro per
accaparrarsi le risorse.
Per la prima volta nella storia abbiamo la possibilità di fare
altrimenti. Accesso illimitato alle informazioni e alla tecnologia,
grazie all’ ausilio dell’ era dei computer, significa che i conflitti
basati sull’accaparramento delle risorse e causati dalla scarsità dei
materiali possono diventare una cosa del passato. Questo può includere
guerre, povertà, sovrappopolazione e persino la burocrazia, dato che
essa non è altro che un mezzo creato per gestire la scarsità delle
risorse. Oltre a ciò i costi fissi sono minimizzati attraverso la
trasparenza tecnologica, tanto quanto la gestione di una popolazione
tecnologicamente alfabetizzata, grazie all’open source, che la
renderebbe sempre più responsabile delle proprie azioni.
Questo non è un caso di conflitto tra ricchi e poveri, città e
campagna, primo e terzo mondo, questo è un caso in cui l’accesso alla
libera informazione aiuta tutti quanti. Come le barriere per entrare
sono abbassate, le differenze sociali sono minimizzate. Come la
produzione rimane alta, e tenderà ad aumentare grazie all’ eliminazione
dello spreco da competitività, la prosperità non potrà fare altro che
aumentare.
Si tratta di un cambiamento di Paradigma, che è il cuore dell’ Ecologia Open Source.
Questo non riguarda tanto l’evoluzione come esseri umani - al
progresso culturale e scientifico - o saggezza che ci impedisce
atteggiamenti insani. Ecologia Open Source stabilisce solo un punto di
partenza e fondamento da cui evoluzione diventa possibile.
http://www.ted.com/talks/lang/it/marcin_jakubowski.html
Progetto OSE Italia
Come è ben noto a tutti esistono delle sostanziali differenze tra
America ed Europa dal punto di vista Culturale, Territoriale e
Legislativo che pongono dei limiti all’ applicabilità del progetto qui
in Italia.
E’ nostro principale obbiettivo è quindi adattare il Progetto OSE
alle strutture culturali e socio-economiche del nostro paese per
permetterne una fattibilità effettiva secondo le norme vigenti in
Italia.
In ordine d’importanza abbiamo individuato dei punti fondamentali da realizzare nel prossimo periodo:
Come primo punto stimo procedendo con la creazione di un
associazione, ISEES “Iniziativa per lo Sviluppo Ecologico, Economico e
Sociale” , che ci aiuterà alla divulgazione sul territorio nazionale del
Progetto. Questa ci permetterà di creare corsi di formazione e campagne
di sensibilizzazione e raccolta fondi sulle principali tematiche del
progetto OSE quali Ecologia e Sviluppo sociale ecocompatibile, Ricerca
tecnologica e scientifica basata sul paradigma Open Source.
Come secondo obbiettivo ci siamo prefissi di procedere all’
adattamento dei progetti OSE e dei suoi macchinari secondo la Direttiva
Macchine : http://it.wikipedia.org/wiki/Direttiva_Macchine
Questo ci permetterà di iniziare la produzione su scala europea delle
GVCS e quindi una diffusione su tutto il territorio dell’Unione del
progetto OSE.
Come terzo obbiettivo OSE Italia si è prefissato, una volta costituita l’Associazione ISEES, è la creazione di una FabLab.
Che cosa è una FabLab? http://www.fablabitalia.it/about#.T1norHlE8cg
La FabLab è un luogo, un ibrido tra una fabbrica ed un laboratorio,
dove sono locati macchinari ad alto contenuto tecnologico quali frese a
controllo numerico, tagliatrici al Laser, acqua e tradizionali,
stampanti 3D (RipRap) e tanto altro ancora dove creativi, tecnici,
designer e tutti coloro che hanno la voglia di mettersi a sperimentare e
a creare il nuovo come quando facevamo da bambini sono i benvenuti, il
tutto permeato dalla filosofia Open Source.
E’ nostra intenzione utilizzare la FabLab come luogo di aggregazione
delle persone e delle menti dove fare rivoluzioni culturali e
tecnologiche. Un vero e proprio “Eden Open Source” dove custodire e
sviluppare nove idee capaci di cambiare il mondo o magari semplicemente
di migliorarlo.
Successivamente la FabLab diventerebbe una Green FabLab dove costruiremmo le prime macchine OSE a norma.
Il quarto obbiettivo, che è per noi grande punto di orgoglio, è la
possibilità di partecipare oggettivamente ed attivamente alla 3°
conferenza internazionale della decrescita a Venezia.
http://www.venezia2012.it/
Questa importantissima rassegna internazionale si terrà dal 19 al 23
settembre 2012 a Venezia e ci permetterà di mostrare i nostri traguardi
raggiunti ed i nostri futuri obbiettivi su una vetrina internazionale.
Parteciperemo con un Active Workshop dove spiegheremo e e assembleremo
un paio di macchine OSE e dove terremo dei piccoli Talk e proietteremo
dei video riguardanti OSE ed il progetto italiano.
Ma a cosa ci serve tutto questo?
Come ampliamente spiegato all’ interno del Paradigma OSE è nostra
intenzione creare una Open Source Economy, ma come è possibile fare
tutto ciò?
Uno degli obbiettivi finali che presumiamo di realizzare tra un anno
circa è la creazione di un Impresa basata sui valori OSE e sulla sua
etica.
Abbiamo creato un modello di sviluppo e ricerca basato sul sistema Wikispeed, (http://www.youtube.com/watch?v=x8jdx-lf2Dw)
un approccio innovativo ed estremamente rapido di sviluppo ed
organizzativo che, legato al costante sviluppo tecnico culturale della
FabLab, ci permetterebbe un radicale cambiamento di approccio alla
realtà produttiva migliorando la qualità del lavoro e della vita, ma più
di tutto un costante miglioramento ed una sempre maggiore durata degli
oggetti prodotti sradicando il principio dell’obsolescenza programmata
intrinseca nelle cose oggigiorno in commercio.
Ma perché un' Impresa?
Come è noto a tutti al giorno d’oggi per arrivare alla fine del mese
serve un entrata monetaria tale che ci permetta di pagare i beni di
sussistenza minimi e di creare quel minimo di confort per permetterci di
vivere dignitosamente le nostre esistenze.
Quando si aderisce ad un ideale o ci si trova d’accordo con esso non
sempre questo, oltre ad essere interessantissimo dal punto di vista
filosofico, può portarci a dei significativi cambiamenti nella nostra
esistenza. OSE, oltre ad un cambiamento di approccio alla vita, si
propone anche come un fautore reale e concreto di mutamento dimostrando
che su certi principi di ecologia e sviluppo economico alternativi è
possibile sopravvivere, persino prosperare. Non ci è parso modo migliore
di dimostrare tutto questo al mondo pensando appunto alla creazione di
un Impresa nuova, dinamica e con alti valori aggiunti quali principi
etici di produzione e l’alta ricaduta positiva sia sociale che
ambientale.
E’ altresì vero che l’effettivo ed unico modo per cambiare
concretamente un qualcosa è “infiltrarsi” al sue interno favorendone
l’evolversi spontaneo su un modello che si dimostra essere vincente. E’
quindi necessario, oltre che mostrare come il nostro sia un sistema che
funziona, che è possibile migliorare un qualcosa di ormai sorpassato,
vecchio e dannoso per tutti come l’attuale sistema di produzione e di
sfruttamento forsennato delle risorse.
Se il nostro progetto si dimostrerà effettivamente vincente non solo
avremmo un modello da implementare e diffondere ma anche un sistema di
sviluppo alternativo che permetterà un significativo miglioramento e
sviluppo di realtà ormai morenti come il mondo rurale o zone ad alto
tasso di sottosviluppo economico-produttivo. Un sistema basato su un
concetto distribuito di Imprese su tutto il territorio dove il primo
beneficiario non è l’imprenditore di per sè ma la comunità che risiede
attorno all’Impresa, e che è l’impresa stessa, e che rispecchia i
principi cardine dei una sana economia.
Noi ci siamo incamminati per questa strada perché crediamo che
l’unica cosa che possa effettivamente cambiare le cose sia AGIRE. Non
per forza il nostro progetto è la cura, ma l’idea stessa di voler
cambiare le cose e mettersi in gioco per farlo è l’atto che può portare
al cambiamento. Noi non possediamo la ricetta per il successo o la
soluzione ai problemi mondiali ma metteremo tutto il nostro sforzo nel
cercare di cambiare qualcosa che e ormai irrimediabilmente disfunzionale
e dannoso.
Il Gruppo Di Coordinamento(GDC) OSE Italia
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Perché transizione culturale?
IL DIFFICILE MOMENTO DI CRISI MONDIALE, DOVUTO ALL'AUMENTO ESPONENZIALE DI : DEBITO/DISOCCUPAZIONE/SVILUPPO TECNOLOGICO/CONSUMO/INQUINAMENTO, PORTANO FINALMENTE L'UMANITÀ AD UNA ESIGENZA CONSAPEVOLE DI UN CAMBIAMENTO SOCIALE
L'ENORME SVILUPPO DI NUOVE TECNOLOGIE ECO SOSTENIBILI, DALL'ACRONIMO RBEM (MODELLO ECONOMICO BASATO SULLE RISORSE ), INSIEME ALLE NUOVE SORGENTIOPEN SOURCE (LICENZE LIBERE PER SVILUPPARNE I PROGETTI), FANNO SEMPRE PIÙ FIORIRE L'INTERESSE COLLETTIVO DI UNA NUOVA CULTURA GLOBALE.
L'IMPEGNO DI TUTTI, E' DI TOTALE INDISPENSABILITÀ PER COLLABORARE SENZA PIÙ COMPETERE.
Fausto Govoni
L'ENORME SVILUPPO DI NUOVE TECNOLOGIE ECO SOSTENIBILI, DALL'ACRONIMO RBEM (MODELLO ECONOMICO BASATO SULLE RISORSE ), INSIEME ALLE NUOVE SORGENTIOPEN SOURCE (LICENZE LIBERE PER SVILUPPARNE I PROGETTI), FANNO SEMPRE PIÙ FIORIRE L'INTERESSE COLLETTIVO DI UNA NUOVA CULTURA GLOBALE.
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