fonte notizia
Traduzione di Daniel Iversen, Veronica Tarozzi e Vincenzo Barbato
“The First Christmas”
è un progetto globale del Movimento Zeitgeist che, con l’aiuto di
Facebook, mira a dirottare il festival del consumismo a noi noto come
Natale, facendolo diventare quello che ha sempre affermato di essere:
un’occasione per dare ai meno fortunati.
Inserendo il logo “The First Christmas” nella vostra immagine di
profilo Facebook, informerete i vostri amici e la vostra famiglia che
questo Natale preferite che qualunque cifra che avessero intenzione di
spendere per voi, venisse invece devoluta ad un ente di beneficienza di
vostra o loro scelta..
Questo progetto non dice che fare beneficienza sia la risposta ai problemi del mondo....
Di fatto la beneficienza è un sintomo molto evidente di un problema la
cui radice è molto piu profonda e riguarda il nostro paradigma
socio-economico (chiunque sia familiare con quello che TZM sostiene,
conosce ovviamente molto bene l’argomento).
Tuttavia dobbiamo tenere a mente dove siamo, e iniziare a lavorare da
li. Ricordiamoci che la transizione verso un Modello di Economia Basata
sulle Risorse è prima di tutto un cambiamento di valori e quindi, il
fatto che durante questo periodo Natalizio dimostriamo di voler spostare
il nostro interesse, da un consumo smodato ed egoistico a valori dove
vige empatia e cura per il prossimo, sembra un buon modo per iniziare.
Come esempio del madornale sovraconsumo nel periodo di Natale, vale
la pena ricordare che il Regno Unito ha speso nel 2010, ben 16.7
miliardi di sterline (nel 2010, l’equivalente di 20,762 miliardi di
euro). Una quantità impressionante, che avrebbe potuto sfamare miliardi
di persone che muoiono di fame sul nostro pianeta, quasi per un intero
anno!
I film di Natale, i media e le persone in generale fanno un gran
parlare sul fatto che il Natale dovrebbe essere un periodo per pensare a
chi è meno fortunato di noi. Sfortunatamente, la realtà è qualcosa di
molto diverso, poichè le pressioni culturali e quelle di mercato
incoraggiano un comportamento agli antipodi, uno in cui le persone
sentono che “devono” comprare regali arbitrariamente per compiere
l’obbligo di soddisfare le richieste dello “status quo” sociale che le
circonda, tenendo così poco conto dello spreco esponenziale delle
limitate risorse del pianeta, dei metodi produttivi impiegati per
produrre i beni che comprano, o dell’utilità degli stessi.
Detto questo, la seppur ipocrita campagna che viene fatta sul “vero
significato del Natale”, sommata al potere sociale dei media, possono
però anche costituire la nostra opportunità per fare del “The First
Christmas” un enorme successo.
Prendete come esempio la
campagna che vide la rock band Rage Against The Machine battere il
vincitore dell’ X-Factor inglese nel 2009 arrivando ad essere il nº 1 in classifica. Il tutto partì da un solo fan il quale dimostrò l’estrema efficacia dell’approccio “virale”.
Ora anche studi scientifici dimostrano che se il 10% della popolazione
desidera seguire un’idea con passione anche il resto delle persone la
seguirà. Tutto questo prova che il movimento potrebbe avere un grande
effetto nel cambiare lo zeitgeist culturale verso l’empatia, se davvero
lavoriamo insieme a questo progetto.
Un’altra differenza tra “The First Christmas” e le altre iniziative
caritatevoli che vengono diffuse in questo periodo dell’anno è che si
tratta di qualcosa che gli individui possono fare senza per forza
prendere parte ad altre cause o doversi affiliare a delle
organizzazioni. Si tratta semplicemente di un’opportunità per fare in
modo che la gente possa dichiarare apertamente ai propri familiari ed
amici come pensa che dovrebbe essere realmente il Natale.
Ecco perché non c’è nessuna richiesta ufficiale di affiliazione al
Movimento Zeitgeist sulla pagina Facebook “The First Christmas”. Alcune
persone non aderiscono a TZM, altre non sanno cos’è, e alcuni
semplicemente non vogliono saperlo. Questa posizione non vincolante è
uno dei punti di forza dell’ idea stessa e permette alle persone che sia
semplice da sostenere, indipendentemente dalla loro visione politica,
sociale o religiosa.
Si tratta di un’ottima occasione per il movimento di creare un
impatto positivo, ma solo se agiremo tutti quanti assieme, quindi, per
favore, prendete 5 minuti del vostro tempo per supportare l’iniziativa.
E’ gratuita e avrete la possibilità di vivere la frase che spesso
citiamo di Mahatmas Ghandi: “Siate la luce del cambiamento che volete
vedere nel mondo”.
Dopotutto abbiamo sempre sostenuto di volere progetti che abbiano un
grande effetto e che lavorino per alleviare la sofferenza nel mondo,
ridirigendo l’attenzione verso la cura del prossimo. Bene, ecco qui
un’occasione per mettere in pratica ciò di cui parliamo!
Quindi fate di quest’anno un anno da ricordare: partecipate al progetto “The First Christmas” e cliccate su questo link.
Per favore condividete e cliccate “Mi piace” il progetto “The First
Christmas” su Facebook, Twitter, email ed ogni altro modo vogliate
visitando la pagina qui.
“Sei quello che fai, non quello che dici” - Severn Suzuki
Grazie del supporto :D
Ah e... Buon Natale. x
James Phillips - TZM Education
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Perché transizione culturale?
IL DIFFICILE MOMENTO DI CRISI MONDIALE, DOVUTO ALL'AUMENTO ESPONENZIALE DI : DEBITO/DISOCCUPAZIONE/SVILUPPO TECNOLOGICO/CONSUMO/INQUINAMENTO, PORTANO FINALMENTE L'UMANITÀ AD UNA ESIGENZA CONSAPEVOLE DI UN CAMBIAMENTO SOCIALE
L'ENORME SVILUPPO DI NUOVE TECNOLOGIE ECO SOSTENIBILI, DALL'ACRONIMO RBEM (MODELLO ECONOMICO BASATO SULLE RISORSE ), INSIEME ALLE NUOVE SORGENTIOPEN SOURCE (LICENZE LIBERE PER SVILUPPARNE I PROGETTI), FANNO SEMPRE PIÙ FIORIRE L'INTERESSE COLLETTIVO DI UNA NUOVA CULTURA GLOBALE.
L'IMPEGNO DI TUTTI, E' DI TOTALE INDISPENSABILITÀ PER COLLABORARE SENZA PIÙ COMPETERE.
Fausto Govoni
L'ENORME SVILUPPO DI NUOVE TECNOLOGIE ECO SOSTENIBILI, DALL'ACRONIMO RBEM (MODELLO ECONOMICO BASATO SULLE RISORSE ), INSIEME ALLE NUOVE SORGENTIOPEN SOURCE (LICENZE LIBERE PER SVILUPPARNE I PROGETTI), FANNO SEMPRE PIÙ FIORIRE L'INTERESSE COLLETTIVO DI UNA NUOVA CULTURA GLOBALE.
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Fausto Govoni
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