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venerdì 8 febbraio 2013

Un vero robot, e me lo stampo in casa: InMoov, l'automa è "open source"

Un vero robot, e me lo stampo in casa: InMoov, l'automa è "open source"Un progetto francese permette di costruire un vero androide con una stampante 3D spendendo circa 800 euro di materiali. La macchina è in grado di eseguire operazioni non banali, e rilancia l'idea di una prossima rivoluzione tecnologica, quella in cui si producono in casa oggetti di uso quotidiano di SERGIO PENNACCHINI

FONTE NOTIZIA 

 Altra fonte molto interessante

 

 

 

GAEL Langevin vive e lavora a Parigi. Di giorno, è scultore e modellatore per un’agenzia pubblicitaria. Di notte e nei week end si chiude nel suo garage per dare vita a un robot che sembra uscito direttamente dal set del film A.I. di Steven Spielberg. Un androide che, per ora, è composto solo da testa, torso e braccia ma che presto, magari con l'aiuto anche di chi sta leggendo questo articolo, potrà anche camminare o giocare a calcio. Perché InMoov, questo il nome del robot, è un progetto open source, aperto a tutti: significa che, come per i software liberi da copyright stile OpenOffice, chiunque può scaricare il progetto originale e modificarlo, aggiungendo nuove funzioni o migliorando quelle già esistenti. Sul sito ufficiale ci sono addirittura tutti i modelli per potersi stampare a casa, tramite una stampante 3D, i pezzi necessari al montaggio, viti comprese. Basta acquistare la plastica e aggiungere una scheda Arduino, il circuito stampato programmabile dall’utente creato da Massimo Banzi, e un paio di servomotori.

IMMAGINI: INMOOV, IL ROBOT ECONOMICO

Costi accessibili.
“Per costruirlo non servono più di 800 euro, escluso ovviamente il costo della stampante 3D”,

dice Gael sul suo blog. “Deve essere facile ed economico, un robot alla portata di tutti”. In realtà, al momento il problema più grande non è tanto il costo, quanto la complessità di costruzione: assemblare InMoov non è esattamente un’operazione alla portata di tutti. Sul sito però si trovano tutte le istruzioni necessarie e, con un po’ di pazienza, si potrà costruire un robot in grado di muovere braccia e testa, con due telecamere al posto degli occhi che possono riconoscere persone e oggetti.

Le mani hanno dita abbastanza delicate da poter stringere una fragola senza romperla, o passare il liquido tra due bicchieri senza versare una goccia. Si può programmarlo tramite computer Windows, insegnandogli nuovi comandi e movimenti. È anche in grado di ricevere istruzioni attraverso la voce del "padrone". InMoov è un progetto in continua evoluzione, il cui successo dipenderà soprattutto dal contributo che il popolo del web vorrà regalargli. E’ l’ennesima dimostrazione che il movimento dei maker, degli inventori da garage in grado di fare di tutto con una stampante 3D, potrebbe davvero essere la prossima rivoluzione tecnologica. La “the next big thing” pronta a rivoluzionare il nostro modo di vivere. Si può pensare a un mondo, non troppo lontano, dove i ricambi per l’auto potremo stamparli da soli, in casa. O magari, delegando il compito  al nostro robot personale che viene dalla Francia. (08 febbraio 2013)

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L'ENORME SVILUPPO DI NUOVE TECNOLOGIE ECO SOSTENIBILI, DALL'ACRONIMO RBEM (MODELLO ECONOMICO BASATO SULLE RISORSE ), INSIEME ALLE NUOVE SORGENTIOPEN SOURCE (LICENZE LIBERE PER SVILUPPARNE I PROGETTI), FANNO SEMPRE PIÙ FIORIRE L'INTERESSE COLLETTIVO DI UNA NUOVA CULTURA GLOBALE.
L'IMPEGNO DI TUTTI, E' DI TOTALE INDISPENSABILITÀ PER COLLABORARE SENZA PIÙ COMPETERE.
Fausto Govoni

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