FONTE NOTIZIA
Segnatevi questa data, perchè si tratta di una pietra miliare nella storia delle rinnovabili italiane: domenica 16 giugno 2013, per due ore, il costo dell'energia nel mercato energetico italiano è stato pari a ZERO in tutto il territorio della penisola.
Segnatevi questa data, perchè si tratta di una pietra miliare nella storia delle rinnovabili italiane: domenica 16 giugno 2013, per due ore, il costo dell'energia nel mercato energetico italiano è stato pari a ZERO in tutto il territorio della penisola.
Le energie rinnovabili
hanno coperto interamente il fabbisogno energetico in tutta Italia,
abbattendo il costo dell'energia fino a raggiungere lo zero e ripetendo su scala nazionale i risultati ottenuti lo scorso anno a Pasqua e Pasquetta nel Sud Italia.
Il membro del nostro Comitato Scientifico Angelo Parisi ha esaminato per voi lo strepitoso evento in un articolo che vi proponiamo di seguito: buona lettura!
Domenica 16 giugno 2013: una data storica da scrivere negli annali
di Angelo Parisi
Cosa è successo? Forse la nazionale
di calcio ha vinto i mondiali? O la Ferrari ha vinto il mondiale di
Formula uno? O è nato il figlio di William e Kate?
No! Niente di tutto questo, nessun evento che cattura le prime pagine dei giornali. Anche se dovrebbe!
Ma allora, che cosa è successo il 16 giugno 2013?
È successo che per la prima volta il Prezzo Unico Nazionale dell'energia elettrica per due ore è stato pari a ZERO.
Questo significa pure che in quelle
due ore in tutta Italia l'energia elettrica è stata prodotta al 100% da
fonti rinnovabili. E non è successo nulla di catastrofico, come hanno
sempre predetto i detrattori delle rinnovabili. Nessun problema alla
rete, nessun blackout, nessuno squilibrio. Non è successo
niente di tutto questo al punto che nessuno si è accorto della
differenza rispetto al giorno prima.
Già l'anno scorso in Sicilia il
prezzo si era azzerato durante le ore centrali della giornata di Pasqua e
Pasquetta e lo stesso fenomeno si era verificato anche nella zona Sud.
A maggio di quest'anno il traguardo
del prezzo nullo in tutta Italia è stato sfiorato giorno 1, quando in
tutta Italia il prezzo fu di 0,10 €/MWh, e il 19, quando solo nella zona
Nord il prezzo era stato di poco superiore allo zero.
La cosa straordinaria, però, non è solo ciò che è avvenuto il 16 giugno, ma quello che si verifica ogni domenica da quando, dopo una primavera turbolenta, il sole è tornato a splendere: nelle domeniche di maggio e di giugno, infatti, nelle ore centrali della giornata il prezzo crolla vistosamente sfiorando lo zero.
Questo vuol dire che il fotovoltaico, che in quelle ore è al massimo
della sua produzione, permette alle fonti rinnovabili di coprire quasi
tutta la domanda facendo precipitare il prezzo dell'energia elettrica.
Per capirne il motivo bisogna
conoscere il meccanismo con cui si forma il prezzo nella borsa
elettrica: ogni produttore offre, nelle varie ore della giornata, una
quantità di energia elettrica con il relativo prezzo. I produttori da
fonti rinnovabili non programmabili, eolico e fotovoltaico
principalmente, dato che per produrre non devono bruciare carburante ma
affidarsi al sole e al vento che sono gratuiti, per essere sicuri di
vendere tutta l'energia prodotta la offrono a prezzo nullo.
Questo dà loro la priorità nel dispacciamento,
perchè la precedenza viene data a chi offre al prezzo minore, mentre il
prezzo con il quale tutti i produttori, compresi quelli da fonte
rinnovabile, in quella fascia oraria saranno remunerati, sarà
determinato dal così detto prezzo marginale, ovvero dal
prezzo dell'ultimo kWh acquistato. Quindi, se in una determinata ora
tutta l'energia elettrica acquistata è prodotta da fonti rinnovabili non
programmabili, il prezzo sarà nullo.
Tutto questo ha comportato che,
oltre ai benefici ambientali, il 16 giugno in tutta la giornata il
prezzo medio si è attestato a 43,32 €/MWh e che nelle ore comprese tra le 6 e le 18 il prezzo è stato al di sotto di questo valore.
Per comprendere cosa ha comportato in termini economici, basta fare il confronto con la terza domenica di giugno di un anno fa, quando il prezzo medio si attestò a 62,09 €/MWh.
Se quest'anno il prezzo medio fosse
rimasto quello dello scorso anno, i produttori in un giorno avrebbero
incassato circa 11,5 milioni di Euro in più. Questa è una buona notizia
per i cittadini, perchè minori incassi per i produttori sono potenziali
risparmi per gli utenti.
Come si vede, le fonti rinnovabili, ed il fotovoltaico in particolare perché produce di più nelle ore di picco, portano ad un beneficio economico esteso nelle 24 ore delle giornate, con buona pace di chi sostiene che le energie rinnovabili sono un bluff.
Al momento questo beneficio si manifesta nei giorni festivi, ma con un piccolo sforzo potremmo far sì che si estenda anche alle giornate feriali, soprattutto quelle comprese nel periodo aprile-settembre.
Proviamo ad immaginare cosa potrebbe succedere, se quello che si è verificato il 16 giugno si verificasse ogni giorno…
betmatik
RispondiEliminakralbet
betpark
tipobet
slot siteleri
kibris bahis siteleri
poker siteleri
bonus veren siteler
mobil ödeme bahis
32HRV