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lunedì 21 maggio 2012

Un virus che crea elettricità

DAL BLOG LO SPIRITO DEL TEMPO

Traduzione a cura di Maurizio Bisogni
Un virus chiamato semplicemente M13 ha il potere letteralmente di cambiare il mondo.
Un team di scienziati presso il Laboratorio della Berkeley University hanno creato geneticamente virus M13 in grado di generare elettricità sufficiente per alimentare un piccolo schermo LED.
 
Il virus M13 non costituisce una minaccia per gli esseri umani – può infettare solo i batteri – ma un giorno potrebbe essere utile all’umanità per alimentare praticamente tutto: dal vostro computer portatile alla vostra città
Il segreto dell’M13 sta in qualcosa chiamato “effetto piezoelettrico”, che si verifica quando materiali come i cristalli oppure virus modificati emettono una piccola quantità di energia quando pressati.
L’M13 presenta questa caratteristica, ed ha anche la capacità di organizzarsi in ordinati fogli  di film invisibili. Immaginate di dipingere uno strato di questo film sulla tastiera del vostro laptop. Ogni volta che la si tocca, questi virus convertiranno la pressione delle dita in elettricità che alimenterà costantemente la batteria.
Qualsiasi tipo di movimento può generare elettricità attraverso l’M13, in modo che, concettualmente, si potrebbe alimentare la casa saltando su e giù su un piano rivestito di virus, o dare potenza al vostro iPod in tasca semplicemente camminando..
L’ M13 è una fonte di energia già presente in natura, ma ricercatori ne hanno migliorato la potenza in uscita,ingegnerizzando geneticamente il virus con l’aggiunta di alcuni aminoacidi con carica negativa posti in un guscio esterno duro ad una estremità. Fondamentalmente, la versione modificata dell’M13 è diventato un generatore di tensione migliore, perché ha una estremità con carica negativa ed un’altra estremità con carica positiva, favorendo così il flusso di elettricità.
Secondo il rapporto della Berkeley Lab è stato creato un virus geneticamente modificato che si organizza spontaneamente come un film multistrato. In laboratorio è stato realizzato su una misura di circa un centimetro quadrato. Questa pellicola è stata quindi interposta tra due elettrodi placcati oro, a cui sono stati collegati fili verso un display a cristalli liquidi.
Quando un pressione viene applicata al generatore, questo produce fino a sei nanoampere di corrente e 400 millivolt di potenziale. Questo genera abbastanza corrente per far lampeggiare il numero “1″ sul display, e corrispondente a circa un quarto la tensione di una tripla batteria A.
Ovviamente questa è una versione beta di quello che verrà. Il biologo della Berkeley Lab, Seung-Wuk Lee, che ha lavorato al progetto, si augura che ciò possa aprire la strada a ulteriori ricerche su virus che generano elettricità. Pensa che siamo tutti in attesa del giorno in cui i nostri monitor saranno in grado di alimentarsi da soli quando da sbatteremo la testa sulla scrivania coperta di M13 durante lo streaming di Transformers 2.
Fonte: io9


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